Biella celebra l’eredità di Guido Machetto e guarda al “suo” Annapurna con Gian Luca Cavalli

Biella, 5 marzo 2025 – Una serata intensa e carica di emozioni, quella del 4 marzo, che ha unito la comunità alpinistica biellese nel ricordo di Guido Machetto, pioniere dell’alpinismo moderno, e nell’annuncio della nuova spedizione himalayana guidata da Gian Luca Cavalli, presente anche il vicepresidente generale del Cai Giacomo Benedetti e la vicesindaca di Biella, nonché assessore alla montagna Sara Gentile.

Ad aprire la serata e a condurla è stato il presidente della sezione Cai di Biella, Andrea Formagnana.

Uno dei momenti più intensi dell’evento è stata la donazione da parte di Carla Machetto dei ricordi del fratello alla Fondazione Sella, affinché il suo lascito venga conservato e tramandato alle future generazioni di alpinisti.

Significative le parole pronunciate da Angelica Sella, presidente della Fondazione. «Grande gioia essere qui con la sorella Carla e grazie sia a lei che al presidente del Cai Biella perché l’eredità di Guido Machetto, che Carla voleva inizialmente lasciare al Cai, viene ora trasferita, su suggerimento proprio del suo presidente, alla Fondazione Sella. Questo lascito prezioso sarà ora a disposizione della comunità di alpinisti e di storici dell’alpinismo. La Fondazione, con i suoi documenti, ogni anno ospita studiosi da ogni parte del mondo». Angelica Sella ha inoltre ricordato il legame tra il padre Lodovico e Guido Machetto, un legame nutrito da reciproca stima e ammirazione.

A commemorare la figura di Machetto, scomparso prematuramente nel 1976, è stato Mauro Penasa, direttore della Scuola di Alpinismo di Biella a lui dedicata, nonché presidente del Club alpino accademico italiano, che ha sottolineato la sua grandezza non solo come scalatore ma anche come scrittore. Le sue opere hanno lasciato un segno indelebile nella cultura alpinistica. Beppe Re e Giovanni Antoniotti, compagni di spedizioni e scalate, hanno condiviso i loro ricordi personali, riportando alla luce il rigore, la passione e la visione etica che contraddistinguevano Machetto.

L’eredità di Machetto raccolta da Gian Luca Cavalli

Gian Luca Cavalli, accademico del Cai e già capo della spedizione biellese al K2 nel 2024, partirà il 15 marzo con l’obiettivo di completare il sogno di Machetto: aprire una nuova via sullo sperone Nord-Ovest dell’Annapurna (8091 m). Con lui ci saranno Cesar Rosales, guida andina, e Donatella Barbera, medico della spedizione.

Il progetto verrà raccontato con un film realizzato da Matteo Zin ed il suo team, e avrà il supporto fino al campo 1 dal filmmaker Yuri Palma. Il film racconterà l’impresa, grazie alla collaborazione con Limit, una nuova realtà biellese presto attiva nel campo della riabilitazione, che, per monitorare l’andamento della spedizione e dare oltre a un’assistenza nella preparazione atletica e motivazionale, ha dato vita al ramo Limit Project. Sul sito di Limit, in via di attivazione, il pubblico potrà seguire giornalmente la spedizione.

Il sostegno del territorio e il messaggio di Unione Olimpica

La spedizione è resa possibile grazie al supporto di sponsor di prestigio: oltre a Limit, Allianz Bank, Gruppo Sella, Yucon, Gugliotta, Mosca 1916.

Durante l’evento è stata presentata anche l’opera d’arte Unione Olimpica dell’artista Paolo Barichello, simbolo di inclusione e collaborazione. L’opera rappresenta i cinque continenti uniti in un unico cerchio, richiamando lo spirito olimpico e la forza della collettività.

La miniatura dell’opera verrà portata nella valle nepalese dove un altro biellese ha lasciato il suo segno, Martino Borrione, per molti anni delegato del Soccorso Alpino e fondatore dell’associazione Bi-Nepal. Martino Borrione, ha seminato e ora il suo seme sta dando frutti con scuole e studentati che permettono alle popolazioni locali di affrancarsi dallo stato di necessità. Un grande applauso, il pubblico, lo ha voluto dedicare a Laura Rondolotto, vedova di Martino Borrione. A lei la riconoscenza di Angelica Sella e della Fondazione che presiede per la sua decisione di arricchire il fondo Machetto con gli scarponi e una giacca a vento del grande alpinista, appartenuti al marito.

Biella, tra memoria e futuro

L’evento, che ha visto Il tutto esaurito, ha dimostrato ancora una volta come Biella sia un punto di riferimento per l’alpinismo internazionale, capace di custodire la memoria dei suoi grandi protagonisti e di proiettarsi verso nuove imprese. «In tutti questi anni di Cai, questa, per me è stata la serata più emozionante. È stato come ritrovarsi in famiglia. Ritrovarsi in una comunità dove tutti siamo accomunati dagli stessi valori, dalle stesse passioni. E dove generazioni diverse dialogano trasferendo la memoria del passato a chi verrà dopo di noi. Tutto questo è davvero bello», questo il commento del presidente Cai Biella, Formagnana.